Vending & Franchising

Vending: tra passato e futuro

Settore alternativo a quello del tradizionale “pasto fuori casa”, il canale della distribuzione automatica di cibi e bevande non conosce recessione, anzi punta sulla qualità e l’innovazione
 
La diffusa crisi economica si ripercuote inevitabilmente sulle abitudini dei consumatori. La minore disponibilità di denaro esorta alla ricerca di canali competitivi in termini di rapporto qualità/prezzo. Affermazioni ovvie, in epoca di congiuntura economica. Le famiglie sono costrette a soddisfare le necessità primarie, a cominciare dall’alimentazione, a costi contenuti. Così si sviluppano, o perlomeno non vengono investiti in pieno dalla recessione, settori alternativi a quelli tradizionali. Il Vending sembra rispondere a tale cambio di prospettiva.
Ma facciamo un passo indietro. Nel decennio 1997-2007 i consumi relativi alla ristorazione fuori casa sono cresciuti, secondo Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi), del 22,6%, in controtendenza rispetto agli orientamenti generali. Motivo principale è la maggiore frequenza con cui le persone pranzano e cenano al di fuori dell’ambiente domestico. In questo contesto si inserisce perfettamente il Vending, che integra l’offerta alimentare dei canali di ristorazione tradizionali con soluzioni innovative, ad esempio la vendita di prodotti freschi (bevande, frutta e verdura, panini di giornata, ecc). Tra le consumazioni spiccano le bevande calde - principalmente il caffè – il cui fatturato sfonda abbondantemente quota di 1 miliardo di euro. Tra le bevande fredde, l’acqua è il prodotto più venduto, seguito dalle lattine e dai succhi di frutta. Per quanto riguarda gli snack, si registra una leggera preferenza per il dolce rispetto al salato.

In un’indagine del Censis commissionata da Confida (Associazione Italiana della Distribuzione Automatica) a proposito della valutazione del Vending, si scopre che gli intervistati ne apprezzano in primis l’apertura 24 ore su 24, per 365 giorni all’anno (un punto di forza per l’87,3% degli utilizzatori), in secondo luogo la pulizia e l’igiene (81,9%), poi la qualità dei prodotti (76,8%), i tempi di erogazione (75,9%), la reperibilità nei luoghi frequentati abitualmente (75,4%) e la varietà della scelta (73,9%). Un “cliente” su quattro ne fa uso quotidianamente, il 41% vi ricorre nei luoghi di lavoro. Per quanto sia appunto il caffè il prodotto che stimola maggiormente l’acquisto, sarebbero graditi anche altri prodotti meno convenzionali, quali caffè al ginseng e d’orzo, yogurt, frutta e verdura, prodotti biologici e del commercio equo e solidale.
Insomma praticità, accessibilità e igiene sono le chiavi del successo dei distributori. In più la buona valutazione sull’assortimento e la qualità dei cibi e delle bevande acquistabili identificano un canale di ristorazione sempre più fidato. Un comparto che può assumere un ruolo importante anche in relazione a temi sociali centrali, come ad esempio l’alimentazione infantile e adolescenziale.
 
Il settore in cifre
Con un giro d’affari di 3,5 miliardi di euro per 11,1 miliardi di consumazioni complessive il mercato della distribuzione automatica di cibi e bevande e del caffè porzionato (capsule e cialde) in Italia ha chiuso il 2017 in crescita del +3,5% rispetto al 2016. Il settore del cosiddetto “vending” sarà sotto i riflettori nella ventesima edizione di Venditalia, appuntamento europeo più importante per il settore che andrà in scena a fieramilanocity dal 6 al 9 giugno prossimi. Alla manifestazione - organizzata con cadenza biennale da Venditalia Servizi e promossa da CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica – parteciperanno 247 espositori provenienti da 20 Paesi a rappresentare tutti i segmenti del settore: fabbricanti di vending machine, produttori di beni destinati al consumo e imprese di gestione, distribuiti all’interno di un allestimento ampio di oltre 13mila metri quadrati.

AUTOMATICO E PORZIONATO.
I dati di mercato, delineati nel nuovo studio di settore di CONFIDA realizzato in collaborazione con Accenture, distinguono fra comparto dell’automatico e il cosiddetto “porzionato”, ossia il segmento delle macchine a capsule e cialde. Nell’ultimo anno l’automatico è cresciuto del +1,87% per un valore di 1,8 miliardi di euro e un totale di 5 miliardi di consumazioni. Il porzionato nel 2017 ha fatturato 1,7 miliardi di euro per un aumento del +5,1% generato da 6,1 miliardi di consumazioni. A trainare il porzionato sono soprattutto le capsule destinate alle famiglie, in aumento dell’11,3%. 

BEVANDE FREDDE E CAFFÈ AL TOP.
La crescita del mercato dell’automatico nel 2017 (+1,87%) si deve soprattutto alla crescita nel consumo di bevande fredde (+5,01%), che rappresentano il 19,7% delle erogazioni totali. In particolare sono cresciuti i consumi di acqua (+5,80%) che, con oltre 760 milioni bottigliette d’acqua erogate, costituisce il secondo prodotto più venduto dalle vending machine dopo il caffè. Sono oltre 2,7 miliardi i caffè consumati l’anno scorso al distributore automatico, per un aumento dello 0,59%. Segno ‘più’ anche per gli snack – che valgono il 15,5% delle consumazioni, in crescita dello 0,58% sotto la spinta di cioccolato (+3,19%) e biscotti (+4,55%). 

VENDING MACHINE, ITALIA DA RECORD.
Anche il parco macchine si è lievemente incrementato: +0,65% nel 2017. Sono oltre 810 mila le vending machine installate lungo lo Stivale, che fanno dell’Italia il primo Paese in Europa per numero di distributori automatici (seguito dalla Francia con 590 mila vending machine e dalla Germania con 550 mila). I distributori sono diffusi principalmente nell’industria (35%), seguita dagli uffici privati (15%), dal commercio (13%), dal mondo della scuola e dell’università (13%), dagli ospedali (11%), dagli uffici pubblici (6%) e dai luoghi di transito (4%) e di svago (3%).

VENDITALIA, 22% DI NUOVI ESPOSITORI​. 
Dei 247 espositori a Venditalia, 57 provengono dall’estero e ben 68 (il 28% del totale) sono alla loro prima partecipazione. Numeri che identificano il dinamismo del settore e la naturale vocazione all’innovazione della manifestazione, vetrina internazionale per le principali novità del settore, che riflettono i trend e le esigenze del mercato: dall’evoluzione tecnologica con distributori automatici sempre più smart grazie all’adozione di tecnologie IoT, all’eco‐sostenibilità che si esprime vending machine meno energivore, logistica green, furgoni a basse emissioni, prodotti alimentari biologici, a chilometro zero ed equosolidali. Durante la principale manifestazione internazionale della distribuzione automatica sarà possibile conoscere le potenzialità dei nuovi distributori automatici smart grazie alla connessione internet. Attraverso di essa, ad esempio, non solo si potranno scegliere i prodotti tramite lo smartphone, ma anche pagarli e prelevarli al primo distributore automatico disponibile. Venditalia non è solo una vetrina d'eccezione per gli espositori e osservatorio privilegiato per tutti gli operatori del settore del vending, in cui l’Italia è leader a livello internazionale, ma un vero e proprio hub della Distribuzione Automatica all'interno del quale si sviluppano relazioni e business, si scoprono novità e trend di mercato, si approfondiscono temi tecnici e tecnologici. La nuova edizione della fiera è accompagnata anche dal nuovo logo “Venditalia Milano” che esprime la forte vocazione all’internazionalità dell’evento nella capitale economica italiana che anticipa le nuove tendenze del Belpaese. Oltre alla parte espositiva, Venditalia ospita conferenze, dibattiti, talk show internazionali e incontri sui temi caldi del comparto. 
 
Una sicurezza tutta italiana
Confida è partner, con altre 14 associazioni nazionali del vending, di EVA (European Vending Association) con sede a Bruxelles, che ha la finalità di promuovere le attività del vending presso le Istituzioni europee e armonizzare gli interessi alle normative tecniche e commerciali.
Nell’ambito degli obiettivi di valorizzazione della distribuzione automatica, per la qualificazione e valorizzazione del settore, Confida è particolarmente attiva in progetti e iniziative quali:
• un sistema di certificazione per garantire i più elevati standard di prodotti e servizi resi al consumatore;
• la diffusione di un capitolato d’appalto standard per i servizi di ristoro a mezzo distributori automatici nelle Pubbliche Amministrazioni, che premi la qualità dell’offerta e valorizzi le imprese virtuose rispetto al mero criterio del prezzo più basso;
• la sostenibilità non solo economica, ma anche sociale ed ambientale del Vending, ad iniziare dal tema dell’alimentazione fuori casa (in questo ambito già numerosi sono i progetti portati avanti).

 

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