Iodio

L’IMPORTANZA DELLO IODIO

Sempre più spesso sulle nostre tavole appare un tipo di sale diverso dal solito, certamente più costoso, ma all’apparenza perfettamente identico a quello tradizionale: il sale iodato.
Da un punto di vista chimico, questo sale si distingue dal cloruro di sodio (il sale comune) per l’aggiunta di iodio, un elemento chimico scarsamente rappresentato negli alimenti più comuni e di cui non è raro andare in carenza. Un’alimentazione sana, infatti, è fonte di salute e benessere per il nostro corpo e comprende non solo i nutrienti (carboidrati, proteine e lipidi), ma anche quegli elementi che di per sé non apportano calorie, quali la fibra, le vitamine e i sali minerali.
Lo iodio, in particolare, è indispensabile per il corretto funzionamento della tiroide, una ghiandola che secerne degli ormoni fondamentali per la nostra salute. Una carenza di iodio può provocare una malattia nota come gozzo, una grave disfunzione tiroidea che, a tutt’oggi, colpisce circa 5 milioni di persone solo nel nostro Paese. Questo elemento, inizialmente presente nel suolo, con il trascorrere dei millenni è stato progressivamente dilavato dalle piogge e, attraverso i fiumi, è stato trasportato nel mare. Per questo motivo, gli alimenti più ricchi di iodio sono i pesci e i frutti di mare, insieme agli ortaggi coltivati in terreni ricchi di questo elemento.
La quantità presente in questi alimenti però, spesso non è sufficiente a coprire il nostro fabbisogno, che è pari a 100-300 mcg giornalieri ed è per questo motivo che lo iodio è stato aggiunto ad un alimento che fosse consumato da più persone possibile: il sale. Il sale iodato purtroppo, non ha incontrato il successo sperato, per via soprattutto del suo costo, decisamente superiore (anche di dieci volte) a quello del sale tradizionale e per questo motivo il gozzo resta una malattia endemica in molte regioni del mondo. E’ inoltre bene ricordare in questa sede che alcuni ortaggi, quali il cavolo, la rapa, la manioca la cipolla e le noci contengono sostanze che sono in grado di impedire la captazione dello iodio e per questo motivo, le persone con problemi di gozzo, dovrebbero evitare di assumere questi alimenti.

 

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