Regione Toscana
Dagli Etruschi ai giorni nostri
Se si pensa alla Toscana, una delle associazioni spontanee è proprio quella con il vino e con l’ideale connubio tra quest’ultimo e il territorio della regione, caratterizzato da una grande alternanza di colline e valli.
La vite si trova un po’ ovunque nelle province toscane, a partire dalla zona occidentale costiera affacciata sul mar Tirreno col suo clima temperato, per arrivare alle zone interne contraddistinte da un clima più freddo e temperato.
Le zone più prestigiose e rinomate per la loro produzione viticola di altissima qualità sono quelle comprese tra Siena e Firenze, quelle delle DOCG Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano, Chianti, oltre alle diverse tipologie di Chianti delle altre province e della Vernaccia di San Gimignano; Prato è la provincia del Carmignano, mentre la zona di Lucca vanta la D.O.C. Colline Lucchesi e il Montecarlo; Livorno si distingue con il Bolgheri e il rinomato Sassicaia, mentre un’area emergente dal grandissimo potenziale è quella della Maremma Grossetana, con il ritrovato successo di DOC quali il Morellino di Scansano e il Bianco di Pitigliano e all’assestamento di nuove D.O.C. quali Capalbio, Solana e Monteregio.
Il vitigno più rappresentativo della viticoltura toscana è il Sangiovese, una varietà che è stata ripetutamente messa in discussione, e addirittura svalutata rispetto al Cabernet, ma che oggi ha riguadagnato la giusta considerazione. Altri vitigni utilizzati sono il Canaiolo Nero, il Ciliegiolo e l’Aleatico tra quelli a bacca nera, il Trebbiano Toscano, la Malvasia del Chianti, la Vernaccia di San Gimignano, l'Ansonica, il Canaiolo Bianco e il Vermentino tra quelli a bacca bianca.
La produzione annua è di circa 2.700.000 ettolitri per una superficie coltivata di oltre 63.000 ettari e un’incidenza delle D.O.C. del 45%. Grande apprezzamento internazionale stanno incontrando anche i cosiddetti “SuperTuscans”, vini aziendali ottenuti da una grande ricerca di qualità condotta sia in vigna che in cantina.
Aleatico dell'Elba D.O.C.G.
Ansonica Costa dell’Argentario D.O.C.
Questo vino viene prodotto nella zona collinare, pedocollinare ed insulare della provincia di Grosseto. Vitigno base è l’Ansonica Bianco (almeno l’85%). Il vino presenta un colore giallo paglierino più o meno intenso; odore caratteristico leggermente fruttato; sapore asciutto, morbido vivace ed armonico. La gradazione alcolica minima è di 11,5°.
Per le sue caratteristiche di vino fresco e vivace, si presta ad accompagnare piatti leggeri della cucina marinara, in particolare antipasti, pesce e risotto.
Barco Reale di Carmignano D.O.C. o Rosato di Carmignano D.O.C. o Vin Santo di Carmignano D.O.C. o Vin Santo di Carmignano Occhio di Pernice D.O.C.
Questa denominazione si inserisce nella categoria delle denominazioni a cascata consentendo così la valorizzazione degli altri vini prodotti nella zona, non solo rossi, ma anche Rosati e Vin Santi di ottima qualità.
Il “Barco Reale”, il “Rosato” e il “Vin Santo Occhio di Pernice” hanno come vitigno principale il Sangiovese (minimo 50%), mentre il “Vin Santo” si ottiene con almeno il 75% di Trebbiano Toscano e/o Malvasia Bianca lunga.
Il “Barco Reale” è un vino da tutto pasto, indicato soprattutto per paste al ragù, animali da cortile e carni bianche; il “Rosato” è ottimo come aperitivo, con gli antipasti toscani e gli sfornati; il “Vin Santo” è ottimo con la pasticceria, e il “Vin Santo Occhio di Pernice” è ottimo per la meditazione.
Bianco dell’Empolese D.O.C.
In una ristretta zona che comprende alcuni comuni della provincia di Firenze, con le uve del vitigno Trebbiano Toscano (minimo 80%) e con l’eventuale aggiunta di quelle di altre vitigni a frutto bianco, si ottengono due tipi di vino: “Vino Bianco” e “Vin Santo”.
Il primo, di colore giallo chiaro tendente al paglierino, odore caratteristico e sapore secco, armonico, fresco e delicato, e una gradazione minima di 10,5° è ottimo con antipasti, minestre, verdure, piatti di pesce e bolliti; il “Vin Santo”, di colore dal dorato all’ambrato, odore intenso ed etereo, può avere sapore Secco (minimum 16°) o Amabile (minimum 15°). Ideale con i dessert.
Bianco della Valdinievole D.O.C.
Il territorio di questa denominazione occupa buona parte dei comuni tra Pistoia e Lucca.
Questo Bianco si ottiene dalle uve di Trebbiano Toscano, Malvasia del Chianti, Canaiolo Bianco, Vermentino, ed altri vitigni raccomandati e/o autorizzati.
Accanto al “Bianco” (gradazione alcolica minima 11°), ottimo vino da antipasti, minestre, verdure, pesce alla griglia e crostacei, troviamo il “Vin Santo”(17°), prodotto nei tipi secco, semisecco, e dolce, che si sposa bene con una vasta gamma di prodotti di pasticceria.
Bianco di Pitigliano D.O.C.
Questo vino nasce dalle colline della provincia di Grosseto. Le uve provengono dai vitigni Trebbiano Toscano (50-80%), Greco, Malvasia Bianca toscana e Verdello (non oltre il 20%), Grechetto, Chardonnay, Sauvignon, Pinot Bianco e Riesling italico (15 o congiuntamente 30%).
E’ un vino di colore paglierino con riflessi verdolini; odore delicato; sapore asciutto, vivace, neutro, con fondo leggermente amarognolo, di medio corpo, morbido; gradazione alcolica minima 11°, 12° per il tipo “Superiore”. Viene prodotto anche nel tipo Spumante con una gradazione alcolica minima di 11,5°.
E’ un vino fresco e vivace che si accompagna a pesce, minestre, verdure, formaggi e soprattutto piatti tipici maremmani.
Bianco Pisano di San Torpè D.O.C.
Questo vino si produce in una vasta zona della provincia di Pisa e in una piccola parte della provincia di Livorno, con le uve del vitigno Trebbiano Toscano (minimo 75%) ed una eventuale aggiunta di quelle di altri vitigni a frutto bianco della zona.
Il vino si presenta di colore paglierino più o meno intenso; odore vinoso, vivace e caratteristico; sapore secco, armonico e delicato; la gradazione alcolica minima è di 11° per il Bianco e di 16° per il “Vin Santo”. E’ un vino da bersi giovane accompagnato da antipasti, zuppe, frutti di mare, anguille e pesci al cartoccio. Ottimo da dessert il “Vin Santo”.
Bolghieri e Bolgheri Sassicaia D.O.C.
Le uve destinate alla produzione dei vini “Bolgheri” devono essere prodotte nel territorio comunale di Castagneto Carducci, in provincia di Livorno.
La denominazione comprende le seguenti tipologie: “Bianco”, a base di Trebbiano Toscano o Vermentino e Sauvignon, anche nella tipologia monovitigno Vermentino o Sauvignon; “Rosso” o “Rosato” a base di Cabernet Sauvignon, Merlot e Sangiovese; “Vin Santo Occhio Di Pernice”, a base di Sangiovese e Malvasia nera; sottozona Sassicaia, a base di Cabernet Sauvignon.
Il “Bianco” ed il “Rosato” sono vini da bersi giovani abbinati a minestre, pesce e sformati; il “Sauvignon” è indicato per i piatti di pesce; il “Rosso” è un vino da tutto pasto e adatto per carni bianche e rosse; il “Vin Santo” è da fine pasto e da pasticceria, mentre il Sassicaia si abbina con arrosti e selvaggina.
Brunello di Montalcino D.O.C.G.
Il “Brunello di Montalcino” viene prodotto in provincia di Siena, esclusivamente entro i confini territoriali di Montalcino, con le uve del solo vitigno Sangiovese, denominato localmente “Brunello”. Caratteristica di questo vino è la lunga maturazione prima dell’immissione in commercio. La vinificazione, l’affinamento e l’imbottigliamento devono essere effettuate solo nel comune di Montalcino. Di colore rosso rubino intenso, tendente al granato; odore caratteristico ed intenso; sapore asciutto, caldo, un po’ tannico, robusto, armonico e persistente; ha gradazione alcolica minima di 12,5°, ma che spesso arriva anche a 13,5°.
E’ il classico vino da carni rosse, arrosti, cacciagione, nonché formaggi stagionati, tra cui il pecorino toscano. Ben si presta anche come vino da meditazione.
Candia dei Colli Apuani D.O.C.
Viene prodotto nei terreni della zona collinare nella provincia di Massa Carrara, dove si coltiva il Vermentino, (che costituisce il vitigno di base di questo vino), l’Albarola (che contribuisce nella misura del 10 – 20%) e il Trebbiano Toscano e il Malvasia (20%, Malvasia massimo 5%).
La denominazione consente di produrre tre diverse tipologie di vini: Amabile o Abboccato, dal sapore fruttato, amabile, armonico, vivace o tranquillo e dall’odore leggermente aromatico; Secco, dal sapore asciutto, talvolta morbido fruttato, pieno, armonico, con retrogusto amarognolo; Vin Santo, dal sapore secco o amabile, armonico. I tipi Secco ed Amabile, comprendenti anche la tipologia Frizzante, hanno una gradazione alcolica minima di 11,5°, mentre per il vin Santo è di 16,5°.
E’ un vino da bersi giovane che si abbina con antipasti magri, piatti a base di pesce, e nel caso del tipo amabile, con dolci delicati.
Capalbio D.O.C.
Prodotto nella zona collinare e pedecollinare della provincia sud di Grosseto, include le tipologie “Bianco”, “Rosso”, “Rosso Riserva”, “Rosato”, “Cabernet Sauvignon”, “Sangiovese”, “Vermentino” e “Vin Santo”. Il Bianco è a base di Trebbiano Toscano, ha un odore fruttato, un sapore asciutto e una gradazione minima di 10,5° e, come il Vermentino (a base dell’omonimo vitigno, gradazione minima 11°) si sposa bene alla cucina di mare, molluschi e crostacei. Il Rosso, presente anche con l’etichetta Riserva, è prodotto da uve Sangiovese (almeno 50%), ha un odore vinoso, un sapore armonico e asciutto e una gradazione minima di 11°; come il Rosato (stesse uve del rosso, odore fruttato, sapore asciutto, gradazione 12°), il Cabernet Sauvignon e il Sangiovese (prodotti dai vitigni omonimi) è ideale con gli antipasti toscani, la panzanella, il polpettone alla fiorentina, i fegatelli, le zuppe regionali. Infine il Vin Santo è ottenuto con le stesse uve del bianco sottoposte a parziale appassimento; ha un odore etereo, un sapore armonico e vellutato e una gradazione minima di 16°; è ottimo con la pasticceria locale.
Carmignano D.O.C.G.
La zona di produzione di questo vino comprende i comuni di Carmignano e di Poggio a Caiano, in provincia di Prato.
Il vitigno di base è il Sangiovese (minimum50%), con l’accompagnamento di Canaiolo nero, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon.
Le uve bianche (Trebbiano Toscano, Canaiolo bianco e Malvasia del Chianti) sono limitate al 10%.
Il “Carmignano” presenta un colore rosso rubino vivace intenso, tendente al granato con l’invecchiamento; odore vinoso, intenso, anche di mammola; sapore sapido, asciutto, pieno, armonico e vellutato. La gradazione minima è di 12,5°. E’ un vino che regge ottimamente l’invecchiamento, da accompagnare a grandi arrosti, cacciagione, selvaggina, formaggi stagionati; in tarda età si presta ottimamente come vino da meditazione.
Chianti D.O.C.G. e Chianti Classico D.O.C.G.
Il “Chianti” è da sempre il vino Toscano per antonomasia. Questo vino viene prodotto in varie aree della Toscana che nel complesso formano la più grande regione viticola della Toscana, che interessa oltre 100 comuni delle provincie di Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena.
La denominazione “Chianti”, anche nella tipologia “Superiore”, può essere integrata con le specificazioni geografiche “Colli Aretini”, “Colli Fiorentini”, “Colli Senesi”, “Colline Pisane”, “Montalbano”, “Montespertoli” e “Rùfina”, corrispondenti alle relative sottozone geografiche. La specificazione “Classico” è riservata ai vini della zona di origine più antica, ai quali viene attribuita una regolamentazione autonoma, attraverso l’apposito Disciplinare del Chianti Classico.
I vitigni fondamentali che concorrono alla formazione del vigneto Chianti sono i seguenti: Sangiovese (minimo 80%), e altri vitigni a bacca rossa raccomandati o autorizzati nella misura massima del 20% della superficie iscritta all’Albo Vigneti.
Le caratteristiche del vino “Chianti” sono: colore rubino vivace tendente al granato con l’invecchiamento; sapore armonico, asciutto, sapido, leggermente tannico che si affina col tempo al morbido, vellutato; odore intensamente vinoso anche con profumo di mammola e con più pronunciato carattere di finezza nella fase di invecchiamento.
La gradazione alcolica minima è di 11,5°, 12° per alcune sottozone e per il “Chianti Superiore” e il “Chianti Classico”. Nella sua grande varietà il “Chianti” è vino da ogni occasione: per qualche tipologia può essere consumato come vino giovane, fresco e gradevole al palato, ma per alcune zone è ben nota la vocazione ad un medio e lungo invecchiamento. Ottimo da accompagnare ai salumi toscani come la finocchiona e il lardo di colonnata, ai formaggi come il pecorino toscano e alle carni bianche e rosse.
Cillo Aretini D.O.C.G.
Colli dell’Etruria Centrale D.O.C.
La zona di produzione coincide con quelle a D.O.C.G. Chianti. Questa denominazione comprende diverse tipologie di vini “Rosso”, “Rosato” “Bianco”, “Novello”, “Vin Santo” e “Vin Santo Occhio di Pernice”.
Il “Rosso”, con gradazione minima di 10,5°, è vino da tutto pasto, adatto anche con le carni; il “Rosato” (10,5°) si abbina agli affettati, alla ribollita ed al pesce arrosto; il “Bianco” (10°), agli antipasti in genere, alle minestre ed al pesce; il “Vin Santo” (15°) alla pasticceria; il “Novello” (10,5°) è un vino stagionale da bersi piacevolmente a fine gennaio.
Colli Fiorentini D.O.C.G.
Colli di Luni D.O.C.
La zona di produzione si trova a cavallo di due regioni, tra la provincia ligure di La Spezia e quella toscana di Massa. Il vino si trova nelle tipologie: “Bianco” (da uve Vermentino e Trebbiano, odore delicato, sapore armonico, gradazione minima di 11°) che insieme al Vermentino (vitigno omonimo, odore intenso e fruttato, sapore asciutto, mandorlato, gradazione 11,5°) è un ottimo accompagnamento ai piatti della cucina di mare in genere; “Rosso”, dal colore rosso rubino, odore delicato, sapore asciutto e gradazione di 11,5° ideale con salumi e carni bianche.
Colli Senesi D.O.C.G.
Colline Lucchesi D.O.C.
La zona di produzione si estende sui territori comunali di Lucca, Porcari e Capannori.
La denominazione comprende numerose tipologie: “Rosso” (anche Riserva), “Merlot” (anche Riserva), “Sangiovese” (anche Riserva), “Bianco”, “Sauvignon” e “Vermentino”, “Vin Santo” e “Vin Santo Occhio di Pernice”. La gradazione alcolica minima è di 10,5° per il “Bianco”, 11° per il “Rosso” (11,5° Riserva), il “Sauvignon” e il “Vermentino”, 11,5° per il “Sangiovese” e “Merlot”, 16° per il “Vin Santo” e “Vin Santo Occhio di Pernice”.
Il tipo rosso si abbina ai primi piatti al ragù, arrosti, lessi e umidi; il tipo bianco accompagna ad antipasti minestre, verdure e pesce.
Colline Pisane D.O.C.G.
Cortona D.O.C.
La denominazione deriva da Cortona, un’incantevole località in provincia di Arezzo, nel cuore della Valdichiana. Le tipologie comprese sono: il “Rosato”, ottenuto da uve Sangiovese e Canaiolo Nero, con un odore fruttato, un sapore asciutto e delicato e una gradazione minima di 11°, ottimo con salumi toscani, zuppe e carne bianca; il “Vin Santo” e “Vin Santo Riserva” dall’odore intenso di frutta matura, un sapore ampio e rotondo e una gradazione di 17°; e il “Vin Santo Occhio di Pernice”, dall’odore complesso di frutta matura, un sapore fine e persistente e una gradazione minima di 18°. Entrambi i vin santi si accompagnano alla pasticceria locale. Ci sono poi altre tipologie ottenute dalle uve dei vitigni corrispondenti (minimo 86%), quali lo Chardonnay, il Grechetto, il Pinot Bianco, il Riesling Italico, il Sauvignon, il Cabernet Sauvignon, il Gamay, il Pinot Nero, il Sangiovese e il Syrah.
Elba D.O.C.
La viticoltura Elbana accanto al Bianco e al Rosso (presente anche nella versione Riserva), annovera le tipologie “Rosato”, “Aleatico”, “Ansonica”, “Ansonica Passito”, “Moscato Bianco”, “Vin Santo” e “Vin Santo Occhio di Pernice”. La gradazione alcolica è di 11° per Bianco e Rosato, 12° per il Rosso (12,5° per il Riserva), 11,5° per l’Ansonica”, 15° per l’“Ansonica Passito” e 16° per le tipologie Aleatico, Moscato Bianco, Vin Santo.
I bianchi si accompagnano ad antipasti, frutti di mare e pesci. I rossi e il Riserva sono ideali con carni arrosto e selvaggina; le tipologie da dessert sono indicate per un grande assortimento di dolci.
Montalbano D.O.C.G.
Montecarlo D.O.C.
Questo vino viene prodotto in alcuni comuni della provincia di Lucca. Accanto al tradizionale Bianco, la Doc “Montecarlo” ha anche la tipologia “Rosso”, “Rosso Riserva”, “Vin Santo”, “Vin Santo Occhio di Pernice”.
Il vino “Bianco” è un uvaggio di Trebbiano Toscano, Semillon, Pinot Grigio e Bianco, Vermentino, Sauvignon, e Roussanne, ed ha gradazione alcolica minima di 11°. Il vino “Rosso” si ottiene da Sangiovese (50-75%), Canaiolo Nero, Ciliegiolo, Colorino, Malvasia nera, Syrah, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot, ed ha gradazione alcolica minima di 11,5° (12° per il riserva). Il bianco si abbina agli antipasti, alle minestre, ai risotti ed ai piatti di pesce; il rosso è ideale da tutto pasto. Il Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice hanno una gradazione minima di 16° e si accompagnano alla pasticceria locale.
Montecucco D.O.C.
Montecucco Sangiovese D.O.C.G.
Questa denominazione si colloca in un’area collinare all’interno della provincia di Grosseto e comprende diverse tipologie di vini: il “Bianco” (minimo 60% di Trebbiano Toscano – 11,5°), il “Rosso” (minimo 60% di Sangiovese e 12° di gradazione, 12,5 per il Riserva); il “Sangiovese” (minimo 85% del vitigno omonimo, 12°, 12,5° per il Riserva); e il “Vermentino” (minimo 85% del vitigno omonimo, 11,5°). Il “Montecucco” si presta ottimamente per essere abbinato ai formaggi, affettati, salumi toscani, carni in genere.
Monteregio di Massa Marittima D.O.C.
Questi vini vengono prodotti nella zona settentrionale della provincia di Grosseto e si dividono in otto tipologie: “Rosso” (anche Riserva e Novello, vitigno base il Sangiovese); “Rosato”; “Bianco” (a base di Trebbiano Toscano); “Vermentino” (minimo 90% del vitigno omonimo), “Vin Santo” (a base di Trebbiano Toscano e Malvasia); “Vin Santo Occhio Di Pernice” (Sangiovese e Malvasia nera massimo).
Questa vasta gamma di vini può essere abbinata ad un’ampia scelta di piatti; antipasti, minestre e pesce per i bianchi; affettati e carni per i rossi; arrosti con il riserva; tutto pasto con il Novello; dolci tipici per i Vin Santi.
Montescudaio D.O.C.
Questo vino viene prodotto in alcuni comuni della provincia di Pisa. La denominazione comprende le tipologie: “Rosso” (vitigno Sangiovese anche per il Riserva), “Cabernet”, “Merlot”, “Sangiovese”, “Bianco” (a base di Trebbiano toscano), Chardonnay e “Vin Santo”.
Per i bianchi si consigliano antipasti, primi piatti pesce in genere; i rossi sono vino da tutto pasto; il “Vin Santo” si sposa con la pasticceria secca.
Montespertoli D.O.C.G.
Morellino di Scansano D.O.C.G.
E’ il vino rosso più tipico della Maremma, prodotto nella zona fra i fiumi Ombrone e Albegna. Il vitigno base è il Sangiovese, possono però concorrere anche le uve provenienti dai vitigni a frutto nero raccomandati per la zona fino ad un massimo del 15%.
Si presenta di colore rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento; odore vinoso, etereo e intenso; sapore asciutto, caldo, leggermente tannico. La gradazione alcolica minima è di 11,5°. Con due anni di invecchiamento ha diritto all’etichetta Riserva (12°).
E’ un vino da tutto pasto se giovane; indicato per arrosti e cacciagione se invecchiato.
Moscadello di Montalcino D.O.C.
Viene prodotto con le uve del vitigno Moscato bianco, con l’eventuale aggiunta di quelle di altri vitigni a frutto bianco (15% max.), all’interno del comune di Montalcino. Squisito vino da dessert, viene prodotto anche nelle tipologie “Frizzante” e “Vendemmia tardiva”. La gradazione alcolica minima è di 10,5° anche per il tipo Frizzante, caratterizzato dalla spuma fine e vivace, mentre il Moscadello Vendemmia Tardiva, che subisce un affinamento di almeno un anno, ha gradazione minima di 15°.
Orcia D.O.C.
Prodotto nella provincia di Siena attorno al corso del fiume omonimo, presenta le varietà “Bianco” (uve Trebbiano toscano, 11°, adatto con pesce e minestre); “Rosso” (uve Sangiovese, 12°, adatto con salumi e formaggi e presente anche nel tipo Novello, 11°); “Vinsanto” (uve Trebbiano Toscano e/o Malvasia bianca lunga, 16°, ideale con i dolci).
Parrina D.O.C.
I vini della denominazione Parrina vengono prodotti in un ristretto territorio del comune di Orbetello (GR) nelle tre tipologie: “Bianco”, “Rosso”, “Rosso Riserva” e “Rosato”. La prima è a base di Trebbiano Toscano, Ansonica e Chardonnay, mentre il Rosso, il Rosso Riserva e il Rosato, hanno come vitigno base il Sangiovese. La gradazione alcolica minima è di 11° per il Rosato, 11,5° per il Rosso e il Bianco; 12,5° per il Riserva”. Il “bianco” è indicato per antipasti, piatti di pesce e verdure; il “Rosato” per i primi piatti ed i bolliti; il “Rosso” per carni in genere, pasta e fagioli, pollami.
Pomino D.O.C.
“Questo vino viene prodotto nel comune di Rufina (FI). La denominazione comprende quattro diverse tipologie: il “Bianco” a base di Pinot bianco, Chardonnay e Trebbiano toscano con gradazione alcolica minima di 11°; il “Rosso” a base di Sangiovese e gradazione alcolica di 12° (tre anni di invecchiamento per il Riserva); il “Vin Santo” nelle due versioni, bianco e rosso, con gradazione alcolica di 15,5°.
Il bianco si presta per antipasti, bolliti, verdure, pesce; il rosso per arrosti e selvaggina; il Vin Santo secco come aperitivo, il tipo amabile con la pasticceria secca.
Rosso di Montalcino D.O.C.
La zona di produzione e le uve sono le stesse del “Brunello” (100% Sangiovese); non viene però sottoposto al tradizionale invecchiamento del Docg.
Il vino si presenta di grande corpo e struttura con gradazione alcolica minima di 12°. Presenta un colore rosso rubino intenso, odore caratteristico, sapore asciutto, caldo, un po’ tannico. Si accompagna alla perfezione con primi piatti corposi, con sughi, pollame, selvaggina, arrosti, formaggio pecorino.
Rosso di Montepulciano D.O.C.
Viene prodotto all’interno del comune di Montepulciano.
La composizione varietale prevede il Sangiovese (fino all’80%), con l’aggiunta di Canaiolo nero (fino al 20%) ed eventualmente di altri vitigni autorizzati o raccomandati. Al consumo presenta un colore rubino, odore caratteristico ed intenso, anche con profumo di mammola; sapore asciutto, armonico, leggermente tannico. La gradazione alcolica minima è di 11,5°. E’ un vino da tutto pasto indicato soprattutto per i primi piatti al ragù e con le carni.
Ruffina D.O.C.G.
San Giminano D.O.C.
Viene prodotto all’interno del comune di San Gimignano nella zona dove viene prodotto anche il famoso Docg.
La denominazione prevede diverse varietà: “Rosso” (anche nel tipo Riserva e Sangiovese), “Novello”, “Rosato” “Vin Santo” e “Vin Santo Occhio di Pernice”. La gradazione alcolica è di 10,5° per il rosato, 11° per il novello, 11,5° per il rosso (12° per il Riserva); 16° per il Vin Santo Occhio di Pernice e 16,5° per il Vin Santo.
Questo vino si accompagna ottimamente a minestre, carni bianche, primi piatti in genere; il vin santo è ideale con i dolci.
Sant’Antimo D.O.C.
Questo vino viene prodotto nelle tipologie Bianco, Rosso, Novello, Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice, questi ultimi due anche nella versione Riserva. Con almeno l’85% delle uve dei vitigni corrispondenti, vi sono poi le specificazioni “Chardonnay”, “Sauvignon”, “Pinot Grigio”, “Cabernet Sauvignon”, “Merlot” e “Pinot Nero”.
In gastronomia si presta per una ampia scelta di piatti: carni rosse e formaggi per le tipologie dei vini rossi; pesce, minestre ed antipasti per i bianchi; affettati, crostini e pasta al ragù per il Novello, torte e pasticceria per i Vin Santi.
Sovana D.O.C.
Prodotto in provincia di Grosseto, nella stessa zona di produzione del Bianco di Pitigliano, nelle varietà: Rosso (uve Sangiovese, 11°), Rosso Superiore (stesso vitigno, 12°, presente anche nella variante Riserva), Rosato (stesse uve, 11°). Con un minimo di 85% delle uve dei vitigni corrispondenti, si producono anche l’Aleatico Superiore, il Cabernet Sauvignon Superiore, il Merlot Superiore, il Sangiovese Superiore, tutti con una gradazione minima del 12° e disponibili anche nella variante Riserva. Tutti questi vini si sposano con prodotti toscani quali il lardo di colonnata, il pecorino toscano, la bistecca alla fiorentina.
Superiore D.O.C.G.
Suvereto D.O.C.G.
Tazio Valdorcia D.O.C.
Terratico di Bibbona D.O.C.
Terre di Pisa D.O.C.
Val D’Arbia D.O.C.
Vino bianco secco prodotto in una vasta area della provincia di Siena con le uve di Trebbiano Toscano, Malvasia del Chianti e Chardonnay, con l’eventuale aggiunta di altre uve della zona.
La gradazione alcolica minima è di 10,5°. E’ prevista anche la tipologia “Vin Santo” con gradazione alcolica minima di 17°. Questo vino pregiato è fresco, fine e vivace e si presta ottimamente come aperitivo e ad accompagnare minestre e verdure, piatti di pesce e carni bianche. Il “Vin Santo” amabile si abbina con la pasticceria secca, mentre il secco è adatto anche come vino da meditazione.
Valdichiana D.O.C.
I vini “Valdichiana” vengono prodotti in un vasto territorio che coincide con la zona viticola della Val di Chiana, nelle province di Arezzo e Siena. Sono previste le varietà Bianco, (o Bianco Vergine), “Grechetto”, “Chardonnay”, Rosso, Rosato, Sangiovese e Vin Santo, anche nella variante Riserva.
I vini bianchi possono essere commercializzati anche nella tipologia “Spumante” e “Frizzante ”. Il vino bianco è ideale come aperitivo, con antipasti, minestre, bolliti e con tutti i piatti a base di pesce; il vino rosso si presta con i primi piatti con salse al ragù, lessi e umidi di carni rosse in genere; il Vin Santo con dolci e biscotti.
Val di Cornia D.O.C.
Val di Cornia D.O.C.G.
Suvereto, San Vincenzo, Sassetta e Campiglia Marittima sono alcune delle località in provincia di Livorno, e Monteverdi in provincia di Pisa dove si producono i vini “Val di Cornia”. Vengono prodotti in svariate tipologie: Bianco, Rosso (anche Superiore e Riserva), Rosato, Ansonica, Cabernet Sauvignon (Superiore e Riserva), Ciliegiolo, Merlot e Sangiovese (entrambi anche Superiore e Riserva), Vermentino, Aleatico Passito, Ansonica Passito, Suvereto, Suvereto Cabernet Sauvignon, Suvereto Merlot e Suvereto Sangiovese. I rossi è adatto alle carni in genere ed ai formaggi; il rosato è ottimo da tutto pasto; minestre in brodo, pesce lesso e bolliti per i bianchi.
Vernaccia di San Giminiano D.O.C.G.
La “Vernaccia di San Giminiano” si ottiene da uve del vitigno omonimo, con l’eventuale presenza di altri vitigni a bacca bianca non aromatici fino ad un massimo del 10%.
Presenta un colore giallo paglierino tenue, tendente al dorato con l’invecchiamento; un odore fine, penetrante e caratteristico; un sapore asciutto, armonico, con retrogusto amarognolo. La gradazione alcolica minima è di 11°, 11,5° per la “Riserva”.
Gli abbinamenti che più si addicono alla Vernaccia di San Giminiano sono le minestre di pane, gli antipasti all’italiana, i pesci ed i crostacei; ottimo anche come aperitivo.
Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G.
Il “Vino Nobile di Montepulciano” (provincia di Siena) nasce dalle colline a cavallo tra la Val d’Orcia e la Val di Chiana.
E’ prodotto da uve di Sangiovese, localmente detto Prugnolo Gentile (minimo 70%) e Canaiolo nero (massimo 10%), con l’eventuale aggiunta di altri vitigni della zona (massimo 20%).
E’ un vino che si presta al medio e lungo invecchiamento, di colore granato più o meno intenso, con riflessi arancione per l’invecchiamento; odore delicato di Mammola più o meno intenso; sapore asciutto, leggermente tannico. La gradazione alcolica minima è di 12,5°, 13° per la Riserva.
E’ un classico vino da arrosti, selvaggina e cacciagione, pollame nobile e formaggi stagionati. Nelle grandi annate è un piacevole vino da meditazione.
Vin Santo del Chianti D.O.C.
La zona di produzione corrisponde a quella della Docg “Chianti” e tutti i prodotti possono portare in etichetta la menzione di una delle sottozone riconosciute dalla stessa.
L’uvaggio prevede Trebbiano Toscano e/o Malvasia per almeno il 70%; è prodotto nei tipi Secco, Abboccato, Amabile e Dolce, con una gradazione alcolica minima di 15,5°, 16° per le relative sottozone e per la Riserva.
Per la tipologia “Occhio di Pernice” sono invece utilizzate le uve Sangiovese (minimo 50%) e quelle di altri vitigni autorizzati a bacca bianca e rossa; la gradazione minima è di 16,5°, 17° per le sottozone.
Secondo la tradizione il “Vin Santo” si abbina ottimamente con la pasticceria secca, ma può essere consumato anche come vino da pasto nelle più diverse occasioni.
Vin Santo del Chianti Classico D.O.C.
La zona di produzione corrisponde al territorio del “Chianti Classico”. L’uvaggio prevede Trebbiano Toscano e/o Malvasia (minimo 70%). Prodotto nei tipi Secco e Amabile e in grado di fregiarsi anche dell’etichetta Riserva, ha una gradazione minima di 16°.
Da un minimo del 50% di uve Sangiovese e di atre complementari a bacca rossa o bianca, si produce la tipologia “Occhio di Pernice” (anche Riserva), con una gradazione di 17°.
E’ tradizionalmente vino da fine pasto, da accompagnarsi, soprattutto il tipo amabile, con pasticceria secca. Il vino secco è più adatto come aperitivo o vino da meditazione.
Vin Santo di Montepulciano D.O.C.
Viene prodotto nel territorio di produzione del Vino Nobile di Montepulciano DOCG, in piccole quantità attraverso un’accurata selezione dei grappoli, un lungo appassimento delle uve, una lunga vinificazione in piccoli caratelli.
I vitigni che concorrono alla produzione di questo vino (anche nella tipologia “Riserva”) sono la Malvasia Bianca e/o il Grechetto bianco e/o il Trebbiano Toscano, che non devono essere inferiori al 70%. Per la produzione dell’“Occhio di Pernice” viene utilizzato il Sangiovese per un minimo del 50%. La gradazione alcolica è di 17°; 18° per il “Vin Santo Occhio Di Pernice”.
Oltre che come vino da fine pasto, si consiglia anche come vino da meditazione.