Regione Puglia

La cantina d'Europa

La Puglia, situata all’estremità sud orientale dell’Italia, da sempre è una terra facilmente raggiungibile tanto che nel corso dei millenni ha visto passare e fermarsi popoli di culture e razze diverse, attirate dal paesaggio per lo più pianeggiante e dal clima favorevole, tipicamente mediterraneo.

Proprio il suo particolare aspetto geografico è il motivo di questo carattere “internazionale”. Infatti, questa terra è tutta protesa nel mare e per vocazione è un ponte di congiunzione verso l’Oriente. Le sue stesse coste, lunghe ben 784 km., sono state da sempre, invece che baluardi di difesa, un approdo per “visitatori”, o colonizzatori, i quali hanno posto così le basi per la coesistenza dei differenti gruppi etnici che oggi caratterizzano la regione.

La Puglia non offre solo mitici viaggi sulle orme della storia, ma anche la possibilità di scoprire tesori da fiaba con un “viaggio al centro della terra”. Il paesaggio pugliese è caratterizzato da terreno calcareo che si presenta nelle forme più varie: montagnoso a nord-est con il promontorio del Gargano e a nord-ovest con il Sub Appennino Dauno; brullo e pietroso al centro, roccioso al sud e con una pianura, il Tavoliere, che per estensione è la seconda pianura italiana, priva però di grandi corsi d’acqua. L’acqua che è scarsa in superficie scorre invece nel sottosuolo e i fiumi hanno creato numerosi fenomeni carsici, una delle attrattive più affascinanti dell’intera regione.

La Puglia è anche terra di immense pianure, di campi coltivati a grano e di oliveti secolari. Già nel medioevo Dante, nella Divina Commedia, esaltava le "fortunate terre di Puglia", principale mercato agricolo di tutto il Mediterraneo.
Federico II di Svevia, l'imperatore di origine normanna che nel 1071 interruppe il dominio arabo sulla regione, conservandone i caratteri essenziali e fondendoli con la cultura germanica, Federico II rimase conquistato non solo dal fascino di queste terre, ma anche dalla ricchezza delle vigne e dall'incanto e dalla piacevolezza dei vini pugliesi.

L'importante  tradizione vinicola regionale è proseguita nei secoli sino ai giorni nostri: attualmente la Puglia, con i suoi oltre 10 milioni di ettolitri di vino, può essere considerata a pieno titolo una delle principali "cantine d'Europa". Non è un segreto che la maggior parte dei mosti e dei vini pugliesi non vengono imbottigliati in regione ma prendono altre strade. In particolare, vanno a sopperire le carenze produttive di altre regioni oppure sono impiegati per completare, arricchire o rinforzare la struttura di svariati vini in tutta Europa. All'interno dei confini regionali rimane solo una piccola parte di vino, che va a costituire il top della qualità pugliese: 4 D.O.C.G. e 27 vini a Denominazione di Origine Controllata.
    
IL PANORAMA DEI VINI PUGLIESI

Aleatico di Puglia D.O.C.
L'unico vino che viene prodotto in tutta la regione, è ottenuto a partire da uve Aleatico e alle quali possono aggiungersi quelle di varietà Negroamaro, Malvasia e Primitivo, in una quantità che non superi il 15%. Questo vino è prodotto nella versione dolce e liquoroso, mentre se sottoposto ad invecchiamento per un periodo di almeno 3 anni si può fregiare della denominazione "riserva". L'Aleatico di Puglia dolce è un vino decisamente alcolico (minimo 15 gradi) che si presenta con un colore rosso granato più o meno intenso, il quale con l'invecchiamento tende a acquisire sfumature aranciate. Il suo aroma è delicato e caratteristico, il suo gusto è caldo, vellutato e armonioso. Indicato principalmente come vino da meditazione, l'Aleatico accompagna degnamente anche i formaggi pecorini e i dolci di ogni tipo.

Colline Joniche Tarantine D.O.C.
Prodotto nella provincia di Taranto

Primitivo di Manduria D.O.C.G.
Un vino molto apprezzato, al pari dell'Aleatico, conosciuto anche con il nome di Rosso di Manduria. Prodotto in una zona a cavallo tra la provincia di Taranto e quella di Brindisi, si caratterizza per il colore rosso rubino intenso e per il profumo vinoso. Il Primitivo in bocca è corposo, pieno e armonico. La versione secca ha una gradazione alcolica minima di 14 gradi e si accompagna a primi piatti saporiti, carni rosse e selvaggina, mentre la tipologia dolce o amabile è consigliata per biscotti e dessert in genere e va degustata ad una temperatura di circa 15°C.

Primitivo di Manduria D.O.C.
Vino normale, dolce naturale, liquoroso dolce e secco, prodotto nelle province di Bribdisi e Taranto.

San Severo D.O.C.
A San Severo, località nel cuore del Tavoliere delle Puglie, dove la vendemmia è ancora oggi un evento contornato da feste e balli popolari, si producono tre tipi di San Severo D.O.C.: bianco, rosso e rosato. Il rosso e il rosato, ricavati da uve Montepulciano d'Abruzzo e invecchiati per un anno, sono vini a tutto pasto, anche se con i formaggi è più indicato degustare il rosso mentre per fritti e antipasti è preferibile il rosato. Tutt'altro vino è il bianco. Innanzitutto è ottenuto principalmente con uve dei vitigni Bombino Bianco e Trebbiano Toscano. Poi è un vino dal sapore fresco e armonico, che va bevuto entro l'anno: è il classico vino da pesce, che accompagna stupendamente le preparazioni ittiche tipiche della regione.

Locorotondo D.O.C.
Un altro bianco tranquillo, prodotto però con uve differenti (Verdeca 65%, Bianco d'Alessano 30% e Fiano 5%), che, al momento del consumo, presenta un colore verdolino brillante, un aroma delicato, vinoso e gradevole. In bocca questo vino offre caratteristiche di freschezza, profumo leggermente fruttato, ampio ed intenso gradevole sapore asciutto, morbido, di grande finezza ed armonia che lo rendono ideale per accompagnare antipasti magri, piatti di pesce e le tradizionali orecchiette alle cime di rapa. È consigliata una temperatura di servizio di 8-10 °C mentre l'età ideale per il consumo non deve superare i 18 mesi.

Castel del Monte Bombino D.O.C.G. - Castel del Monte Rosso Riserva D.O.C.G. - Castel del Monte Nero di Troia D.O.C.G.
E’ una denominazione considerata tra le migliori espressioni vinicole pugliesi, nelle sue tre tipologie rosso, rosato e bianco. Il vino prende il nome dal comune omonimo che è il fulcro della produzione di Castel del Monte ed è al centro di un area geografica rilevante non solo dal punto di vista enologico ma anche da quello storico ed artistico: infatti famosissimo è il castello fatto costruire, a 500 metri di altitudine, nel XIII secolo da Federico II come residenza di caccia, da cui si può godere un panorama che abbraccia la zona del Tavoliere e quella delle Murge.  
Il Castel del Monte rosso, vino tranquillo da pasto, prodotto a partire da Uve di Troia, Bombino Nero, Montepulciano e Sangiovese, è un vino robusto, con un tasso alcolico minimo di 12 gradi. Il suo colore è rubino granato, tendente al mattone con l'invecchiamento, e il suo gusto è asciutto e moderatamente tannico. È un vino che si presta ad essere invecchiato per diversi anni (dopo tre assume la qualifica di riserva), anche attraverso il passaggio in botti di rovere. Il tipo rosso accompagna tutto il pasto in maniera soddisfacente mentre la riserva si abbina opportunamente con carni rosse e selvaggina. Il Castel del Monte rosato ha invece una gradazione leggermente inferiore e non sopporta lunghi invecchiamenti: servito ad una temperatura di 10-12 °C è ideale con antipasti e primi piatti. In ultimo, la terza tipologia, quella bianca, è prodotta principalmente con uve Pampanuto e si presenta con un aroma delicato e un gusto fresco e asciutto, caratteristiche che lo rendono idoneo ad accompagnare portate di pesce e carni bianche.

Castel del Monte D.O.C.

Prodotto nelle provincie di Barletta-Andria-Trani e di Bari.

Alezio D.O.C.
Vino prodotto in due tipologie (rosso e rosato) che si ottiene a partire da uve Negroamaro, Malvasia Nera e Primitivo. Il rosso ha odore vinoso e un sapore asciutto, sapido e caldo che lo rendono adatto ad accompagnare carni alla griglia e portate a base di capretto. Il rosato invece ha un sapore più vellutato ed è in grado di accompagnare tutto il pasto.

Brindisi D.O.C.
Prodotto nei comuni di Brindisi e Mesagne con uve Negroamaro, il viene vinificato in rosso ed in rosato. Il rosso è la versione più diffusa: è un vino tranquillo da tutto pasto, con un  profumo intenso e un gusto vellutato e lievemente amarognolo. Servito a una temperatura di 18-20 °C accompagna ottimamente le orecchiette con sughi di carne. Il Brindisi rosato invece ha un caratteristico colore rosa corallo, un aroma fruttato e in bocca si presenta asciutto e armonico.

Cacc'è mmitte di Lucera D.O.C.
E’ un vino asciutto, sapido, armonico e con retrogusto caratteristico. È prodotto in diversi comuni della provincia di Foggia a partire da uvaggi di Uva di Troia in maggioranza, Montepulciano, Sangiovese, Malvasia Nera di Brindisi, Trebbiano toscano, Malvasia del Chianti e Bombino bianco. Il Cacc'è mmitte di Lucera è un rosso tranquillo, da pasto, che si accompagna particolarmente bene ai piatti a base di carne rossa e di maiale.

Rimanendo in zona, troviamo altre due denominazioni realizzate all'interno della provincia di Foggia.

Orta Nova D.O.C.
La prima D.O.C. che si incontra è questo vino rosso prodotto da uve sangiovese che si adatta ad accompagnare tutto il pasto grazie al suo profumo gradevole e al suo sapore asciutto e armonico.

Rosso di Cerignola D.O.C.
Il secondo è anch'esso un rosso da tutto pasto, che si differenzia dal precedente grazie alla sua sapidità e al suo moderato contenuto di tannini.

Gioia del Colle D.O.C.
Prodotto in una grande area totalmente inclusa nella provincia di Bari, è un vino realizzato in diverse versioni, tra cui segnaliamo il bianco, il rosato, il rosso, il primitivo, l'aleatico dolce e l'aleatico liquoroso dolce.

Gravina D.O.C.
Sempre nel barese si produce questo vino, con uve Malvasia del Chianti, Greco di Tufo e Bianco d'Alessano. Si presenta con un colore giallo paglierino scarico, un odore caratteristico ed un sapore fresco, caratteristiche ideali per accompagnare il pesce, se consideriamo la versione secca, o il dessert, se optiamo per quella amabile.

Moscato di Trani D.O.C.
Vino da dessert prodotto da tempi immemorabili in questa provincia, in particolare nella zona che da Bisceglie si spinge fino a Barletta. La sua versione liquorosa è idonea ad accompagnare i formaggi grassi.

Seguono tre importanti denominazioni che vengono vinificate nelle versioni bianca, rosata e rossa.

Leverano D.O.C.
E’ un vino tranquillo da pasto, prodotto nel  territorio del comune omonimo: il rosato in particolare ha un profumo fruttato, un sapore asciutto e, se bevuto fresco, si abbina perfettamente al fritto misto di pesce.

Lizzano D.O.C.
Si tratta di un vino più strutturato: il rosso, da uve Pinot nero e Malvasia nera, è molto aromatico e si accosta molto bene a portate discretamente impegnative come primi saporiti, capretto al forno e formaggi stagionati e affumicati.

Salice Salentino D.O.C.
L'ultima denominazione appartiene all'area enologica jonico-salentina, da oltre 500 anni vocata alla coltura della vite. Il Salice Salentino bianco è fragrante e delicato, adatto a piatti leggeri e al pesce, il rosso è robusto e si presta all'invecchiamento mentre il rosato, bevuto fresco e giovane, accompagna felicemente i primi piatti e il fritto misto.

Tra i prodotti vinificati principalmente in rosso, ne troviamo tre molto interessanti.

Matino D.O.C.
Il Matino, presente anche nella versione rosato, è un vino da pasto, che si ottiene da vitigni Negroamaro, Malvasia nera e Sangiovese. Il profumo del rosso è vinoso, il sapore asciutto e armonico e si abbina ottimamente a preparazioni strutturate quali salumi stagionati, primi piatti con sughi robusti di salsiccia, carni di maiale e agnello al forno o in umido.

Nardò D.O.C.
Il Nardò rosso è un vino da pasto dal colore rubino e dal sapore armonico e un poco amarognolo, che accompagna degnamente le carni rosse, l'agnello, il maiale, i bolliti misti e i salumi

Squinzano D.O.C.
Il terzo è lo Squinzano, prodotto anche in rosato e nella versione riserva, è un prodotto che, servito a 18 °C, si accosta benissimo ai salumi stagionati, ai primi piatti con sughi di carne, ai brasati e alla selvaggina.

Tra i D.O.C. vinificati prevalentemente in bianco da segnalare sono il Martina e l'Ostuni.

Martina o Martina Franca D.O.C.
É un vino da aperitivo, del quale esiste anche la versione spumante. Ha odore abbastanza intenso e floreale e un sapore secco, piuttosto fresco e sapido.

Ostuni D.O.C.
Prende il nome dall’omonima cittadina in provincia di Brindisi, situata in cima a una collina in prossimità del Mar Adriatico, è un bianco profumato, debole di corpo che si abbina a preparazioni poco impegnative, come vermicelli al sugo di granchio, frittura di cozze, antipasti di pesce e latticini freschi.

Infine completano il quadro delle denominazioni pugliesi due vini della provincia di Lecce e due di quella di Bari. I primi sono il Copertino D.O.C. (rosso e rosato, da uve Negroamaro) e il Galatina D.O.C. (bianco, rosso, rosato, negroamaro e chardonnay, la più giovane tra le D.O.C. pugliesi); i secondi sono il Rosso Barletta D.O.C. e Rosso Canosa D.O.C. (entrambi ottenuti con Uve di Troia e Montepulciano).  

 

Registrazione newsletter

Iscriviti per ricevere la nostra newsletter