Regione Friuli-Venezia Giulia
Territorio di grande tradizione
Lo scrittore Ippolito Nievo definì il Friuli - Venezia Giulia “piccolo compendio dell’universo”. E in effetti questa piccola regione, a statuto speciale dal 1963, situata nell’estremo nord est d’Italia, al confine con l’Austria e la Slovenia, vede alternarsi nello spazio di cento chilometri, montagne e mare, ghiacciai e spiagge, colline disseminate di castelli e pianure tessute di fiumi, natura incontaminata e importanti testimonianze storiche, artistiche e architettoniche.
Sembra che in Friuli – Venezia Giulia la vite sia giunta verso il XIII secolo a.C., portata dal popolo degli Eneti. Esistono numerose testimonianze letterarie relative all’antichissima storia del vino friulano, ma la più attendibile è quella fornita da Plinio il Vecchio: egli parla del vino Pucinum (l’antenato del Prosecco) come di uno dei migliori dell’epoca, grazie anche alle sue “sicure” qualità terapeutiche.
Partendo da nord–est si incontra la parte collinare, caratterizzata da terreni argillosi che conservano l’umidità per le stagioni secche e si presentano particolarmente adatti alla produzione di vini bianchi.
Ramandolo D.O.C.G.
Questo vino deve essere ottenuto per il 100% dalle uve del vitigno Verduzzo Friulano (localmente denominato verduzzo giallo), che si coltivano in zone specifiche dei territori comunali di Nimis, Tarcento, Torlano e altri in provincia di Udine, a quote che variano da i 200 e oltre 500 metri.. Il vino a denominazione di origine controllata e garantita "Ramandolo" messo al consumo deve rispondere alle seguenti caratteristiche: vino dal colore giallo dorato più o meno carico, con odore intenso e caratteristico, sapore gradevolmente dolce, vellutato, più o meno tannico e di corpo, con eventuale sentore di legno e titolo alcolometrico volumico totale minimo: 14 % vol.
L’abbinamento ideale di questo vino è con i formaggi stagionati e con dolci tradizionali quali la gubana e la potizza, ricche di frutta secca.
Colli Orientali del Friuli D.O.C.
In questa area D.O.C., comprensiva delle due sottozone Cialla e Rosazzo, si possono trovare ottimi vini prodotti da vitigni internazionali (Chardonnay, Pinot bianco e grigio, Sauvignon, Riesling Renano, Traminer Aromatico per i bianchi e Cabernet Franc e/o Sauvignon, Merlot, Pinot nero per i rossi), che vini originali ed unici provenienti dai numerosi vitigni autoctoni. Fra questi ultimi i bianchi si trovano in misura superiore e annoverano vitigni quali il Picolit, da cui si ricava un sofisticato e raro vino da meditazione; la Malvasia Istriana, dal sapore asciutto e rotondo che ben si abbina a piatti tipici quali il frico (tortino di patate e formaggio), la iota (minstra di fagioli e crauti) e la minestra di orzo e fagioli; la Ribolla Gialla, il cui sapore fresco e vivace sposa bene la trota, il brodetto e il risotto ai frutti di mare; il Tocai Friulano, con sapore armonico ed amarognolo, da bere con giambars (gamberi d'acqua dolce) e brodetto; il corposo e leggermente tannico Verduzzo Friulano, ottimo con pesce alla griglia e granseola alla triestina. Fra i vitigni autoctoni a bacca nera, abbinabili a prodotti e piatti tipici friulani quali salumi, formaggio Montasio, lepre, testina alla carniola, peta della Val Cellina, troviamo il Pignolo, dal sapore asciutto ed elegante, il corposo Refosco dal Peduncolo Rosso, dal sapore asciutto ed amarognolo, lo Schioppettino, dal tipico sapore pieno, erbaceo e secco, il Tazzelenghe, robusto, tannico, asciutto.
Colli Orientali del Friuli D.O.C.G.
Vino bianco prodotto nella provincia di Udine, anche con la sottozona Cialla.
Friuli Annia D.O.C.
Vino bianco prodotto nella provincia di Udine.
Rosazzo D.O.C.G.
Vino bianco prodotto nella provincia di Udine.
Collio Goriziano o Collio D.O.C.
La zona si individua in due aree ben delimitate, comprese nella zona collinare ad est del fiume Iudrio fino al confine con la Slovenia, in provincia di Gorizia. Qui si coltivano soprattutto gli stessi vitigni internazionali presenti anche nell’area dei Colli Orientali, oltre ad alcuni autoctoni come Picolit, Ribolla Gialla, Tocai Friulano. Il Collio Bianco (11°) è un vino da pasto che ha colore paglierino più o meno intenso, odore delicato, leggermente aromatico e sapore asciutto, vivace, fresco e armonico, mentre il Collio Rosso (11°) ha colore rubino con eventuali riflessi granati, odore leggermente erbaceo, vinoso e sapore asciutto, di corpo, pieno ed armonico.
La seconda delle quattro zone vitivinicole friulane si colloca lungo il corso dei fiumi Tagliamento, Isonzo, Torre e Medana. E’ una zona pianeggiante, arida, spesso sassosa, dove il caldo fa anticipare la maturazione dei grappoli. Qui si individuano le aree D.O.C. Isonzo e Grave.
Friuli Isonzo o Isonzo del Friuli D.O.C.
Vasta zona che comprende 28 comuni della provincia di Gorizia e si spinge sino al confine con la Slovenia, da lungo tempo dedita ad una viticoltura di pregio sia per i vini bianchi che per i rossi. Anche qui si trova il connubio tra vitigni internazionali come lo Chardonnay, il Pinot bianco e grigio, il Riesling Italico, il Sauvignon, il Traminer Aromatico, il Cabernet, il Cabernet Franc e Sauvignon, il Merlot, il Franconia, il Pinot nero e vitigni autoctoni quali la Malvasia, il Tocai Friulano, il Verduzzo Friulano, il Refosco dal Peduncolo Rosso e lo Schioppettino. In questa zona si produce inoltre un pregevole Vendemmia Tardiva con uve di Tocai Friulano e/o Sauvignon e/o Verduzzo Friulano e/o Pinot bianco e/o Chardonnay, che dopo l’appassimento naturale delle uve presenta un profumo complesso e intenso di muschio, con sapore dolce e armonico. Ideale con la focaccia alle nocciole e i dolci secchi alle mandorle. Questa è anche terra di Moscato Giallo, prodotto anche nel tipo Spumante, con sapore amabile o dolce, armonico e aromatico, ottimo con formaggio “latteria” e di malga, salame d’oca e speck di Sauris. Il Moscato Rosa, anch’esso prodotto nel tipo Spumante, con odore fruttato e sapore aromatico, amabile o dolce, si accompagna a salumi vari quali il salame d’oca, il prosciutto di San Daniele e quello di Sauris.
Friuli Grave D.O.C.
L’area si trova nell’ampia fascia centrale della regione solcata dal fiume Tagliamento e comprende un centinaio di comuni dislocati nelle province di Udine e Pordenone. I vitigni autoctoni qui coltivati si limitano a Tocai Friulano, Verduzzo Friulano per i bianchi e Refosco dal Peduncolo Rosso per i rossi, mentre fra gli internazionali spiccano lo Chardonnay e il Pinot Bianco - prodotti anche nei tipi Frizzante, con fermentazione naturale in recipiente chiuso, e nei tipi Spumante, nelle versioni Extra brut, Brut, Extra Dry, Dry, Demi-sec – poi il Pinot grigio, il Riesling renano, il Sauvignon, il Traminer aromatico, il Cabernet, il Cabernet franc e sauvignon, il Merlot e il Pinot nero.
Friuli Annia D.O.C.
Fra la D.O.C. Grave e il litorale si individua questa area D.O.C., dove i vigneti sono ubicati sui terreni di natura prevalentemente sabbiosa – argillosa di 8 comuni in provincia di Udine. Qui i bianchi prevalgono sui rossi, con vitigni quali Tocai friulano, Pinot bianco e grigio, Verduzzo friulano, Sauvignon, Chardonnay, Malvasia e con uno spumante ottenuto da uve Chardonnay e/o Pinot bianco e altre uve (max.10%), prodotto nelle varietà Brut e Demi-sec. I rossi, invece, provengono da uve Merlot, Cabernet Franc e Sauvignon, Refosco dal Peduncolo Rosso.
Lison D.O.C.G.
Prodotto a livello interregionale nelle provincie di Pordenone, Treviso e Venezia.
Lison-Pramaggiore Pordenone D.O.C.
Comprende ben 13 vini diversi, tra i quali spiccano il Cabernet, il Cabernet Franc, il Merlot, il Refosco dal Peduncolo Rosso e il Tocai Italico. Il Merlot rappresenta il tipo più prodotto e si abbina ottimamente con carni bianche e rosse stufate, agnello alla griglia e ad arrosti di maiale, mentre Cabernet, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon si accostano bene a portate di carni rosse, stufati, carni alla griglia, anguilla in umido e cacciagione.
Il Tocai Italico acquisisce in queste terre peculiarità caratteristiche assolutamente da sperimentare, anche nel tipo Spumante. Dal profumo delicato di mandorla dolce e leggermente aromatico, questo vino si può apprezzare con frittate di verdure, pesce azzurro gratinato o arrosto, paste asciutte saporite e risotti marinari. Anche lo spumante si presta ad un consumo da pasto, oltre che da aperitivo, ottimale per l’abbinamento con i piatti di pesce.
Menzione particolare merita il Refosco dal Peduncolo Rosso ottenuto dal vitigno omonimo, che determina un sapore asciutto, rotondo, pieno e tendente all’amarognolo, ideale per abbinamenti con carni bianche e rosse, pasta e fagioli, cannelloni e insuperabile con i formaggi d’alpeggio.
Arriviamo ora alla fascia pianeggiante litoranea, con terreni a struttura sciolta dove la componente sabbiosa prevale su quella argillosa. Qui si collocano le aree D.O.C. Friuli Aquileia e Friuli Latisana.
Friuli Aquileia D.O.C.
L’area comprende, oltre all’omonima città d’origine romana, il territorio di altri 17 comuni in provincia di Udine, dove si producono vini bianchi, rossi e rosati. Tra i vitigni autoctoni si annoverano solo il Verduzzo Friulano, il Tocai Friulano e il Refosco dal Peduncolo Rosso, mentre gli internazionali trovano largo spazio con Chardonnay, Pinot bianco prodotto anche nei tipi Frizzante e Spumante, Pinot grigio, Riesling renano, Sauvignon, Traminer aromatico, Cabernet, Cabernet franc e Sauvignon, Merlot e Pinot nero, che viene anche vinificato in bianco nel tipo Spumante.
Latisana D.O.C.
La denominazione comprende pochi vitigni a bacca rossa, quali Merlot, Cabernet, Cabernet Franc e Sauvignon, Refosco dal Peduncolo Rosso, Franconia e Pinot nero mentre fra quelli a bacca bianca l’ampia produzione comprende vini ottenuti da Tocai friulano, Pinot bianco, Pinot grigio, Verduzzo Friulano, Traminer aromatico, Chardonnay, Sauvignon, Malvasia istriana, Riesling renano e uno Spumante prodotto con uve Chardonnay e/o Pinot bianco e/o Pinot nero e da altre uve bianche (max. 10%).
Carso D.O.C.
Eccoci infine giunti alla quarta ed ultima zona vitivinicola friulana, dove si individua l’omonima area D.O.C. Stiamo parlando di un territorio particolarissimo in provincia di Trieste, aspro ed impervio, dove il suolo di natura calcarea è stato intaccato nei secoli da profonde fenditure, dette “doline”. Qui la fertilità superficiale è legata alla presenza di una terra rossa, dall’alto contenuto in ferro, composta da argilla fuoriuscita nei secoli dal calcare di cui sono composte le rocce del litorale triestino. Qui, oltre a vitigni che si trovano in altre aree D.O.C. della regione, quali Chardonnay, Malvasia istriana, Pinot grigio, Sauvignon, Traminer, Cabernet franc e sauvignon, Merlot e Refosco dal Peduncolo Rosso, si producono un bianco e un rosso a gradazione moderatamente bassa, particolarmente indicati con la gastronomia locale. Il bianco è il Vitovska, dall’odore fine e delicato e dal sapore asciutto, fresco e armonico, ideale con gnocchi di prugne, brovada (rape bianche soffritte con cipolla e pancetta affumicata) e brodetto. Il rosso è invece il Terrano, prodotto con uve del vitigno omonimo (min. 85%) a cui possono essere aggiunte altre uve locali a bacca rossa; ha un odore vinoso e caratteristico, con sapore asciutto e gradevolmente acidulo, da bere con formaggio tabor, prosciutto carsolino e gulash.
Quelli fin qui descritti sono perlopiù i vini ottenuti dalla singola varietà in purezza, ovvero dei “monovitigni”. In realtà tutte le otto D.O.C. regionali consentono anche l’assemblaggio di uve, mosti o vini di diversa varietà, purché del medesimo colore. Quindi si trovano anche le tipologie “Rosso”, “Bianco” e “Rosato”, che a seconda delle uve da cui derivano possono avere caratteristiche molto diverse. Un’altra precisazione riguarda i disciplinari delle aree Collio, Colli Orientali del Friuli e Carso, secondo i quali tutti i vini devono essere fermi. In tutte le altre aree D.O.C. della regione, invece, molte varietà bianche possono essere prodotte anche nelle tipologie Spumante e Frizzante, mentre per alcune varietà rosse è consentita anche la tipologia Novello.