Patrimonio Unesco
LA CUCINA ITALIANA È ISCRITTA UFFICIALMENTE NELLA LISTA DEL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE DELL'UNESCO
UN RISULTATO STORICO PROMOSSO E SOSTENUTO DALLA RIVISTA LA CUCINA ITALIANA
Milano, 10 dicembre 2025 - Oggi, durante la ventesima sessione del Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale tenutasi a Nuova Delhi, l'UNESCO ha ufficialmente iscritto il dossier “la cucina italiana, tra sostenibilità e diversità bioculturale” nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità. La decisione segna un momento storico per l'Italia e per il riconoscimento globale della cultura alimentare come bene culturale fondamentale. È anche la prima volta che un'intera cucina viene iscritta come elemento del patrimonio immateriale, una pietra miliare che sottolinea l'importanza delle tradizioni culinarie nella formazione dell'identità collettiva.
L'iscrizione rappresenta il culmine di un processo avviato e sostenuto da Maddalena Fossati Dondero, Direttore di La Cucina Italiana, la storica rivista gastronomica di Condé Nast fondata nel 1929. Fossati ha lavorato in qualità di presidente del Comitato promotore insieme all’Accademia Italiana della Cucina, Fondazione Casa Artusi come comunità e con l’apporto fondamentale di Silvia Sassone titolare dell’agenzia di comunicazione strategica Spoon Group, il professor Pier Luigi Petrillo, professore con cattedra Unesco all’UnitelmaSapienza (l'unico europeo a ricoprire la carica di presidente di un organismo di valutazione dell'Unesco) e Massimo Montanari, professore emerito all’Università di Bologna e uno dei massimi esperti internazionali di storia dell’alimentazione.
La Cucina Italiana ha lanciato l'iniziativa nel 2020 con lo chef Massimo Bottura, seguito da Davide Oldani, Antonia Klugmann, Carlo Cracco, Niko Romito e Antonino Cannavacciuolo, gettando le basi per una visione condivisa della cucina italiana come sistema di pratiche sociali, tradizioni regionali e rituali collettivi. Da allora, La Cucina Italiana ha svolto un ruolo decisivo nel mobilitare la comunità della buona tavola, coinvolgendo personaggi chiave e plasmando la narrativa pubblica che alla fine ha sostenuto la candidatura ufficiale.
«Questo riconoscimento ribadisce ciò che abbiamo sempre sostenuto: la cucina italiana non è solo cibo, ma è cultura, un patrimonio fatto di identità, comunità e un mosaico vivente di tradizioni tramandate di generazione in generazione. Siamo orgogliosi di aver dato il via a questo storico traguardo e continueremo a sostenere la conservazione e la promozione della cultura gastronomica italiana», ha dichiarato Maddalena Fossati, Direttore di La Cucina Italiana.
«Con il riconoscimento della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco, l’organizzazione delle Nazioni Unite definisce la nostra cucina come il frutto di influenze diverse, un melting pot di saperi e abitudini che mescolandosi hanno saputo creare qualcosa di identitario. E questa idea di cucina inclusiva, diversa da famiglia a famiglia, quotidiana e dinamica, diventa un esempio di dialogo tra culture e differenze, un ponte tra i popoli», aggiunge Pier Luigi Petrillo, titolare della cattedra Unesco a UnitelmaSapienza.
Per celebrare l'iscrizione odierna, questa sera si terrà una cerimonia speciale presso l'Ambasciata Italiana in India, dove verrà inaugurata una mostra dedicata, curata da La Cucina Italiana in collaborazione con l'Ambasciata, che metterà in risalto la ricchezza e la biodiversità dell’Italia.
Con l'iscrizione ormai confermata, La Cucina Italiana ribadisce la sua missione di voce autorevole a livello mondiale per la cultura gastronomica italiana. Con la sua dimensione editoriale sfaccettata e poliedrica continuerà a documentare, preservare e promuovere le tradizioni gastronomiche del nostro Paese con uno sguardo fisso su nuovi orizzonti che si chiamano futuro.







