Agrumi

Benessere con gli agrumi

Dallo zucchero agli antiossidanti, dai sali minerali alla vitamina C, dall'agrumeto giungono al consumatore una miriade di sostanze dal grande valore terapeutico e nutritivo, in grado di combattere la fatica e lo stress, ed anche alcune malattie.

L'introduzione degli agrumi nei paesi del bacino del Mediterraneo avvenne in epoche diverse, ma già duemila anni fa la loro presenza fu testimoniata da Teofrasto, che nella sua opera "Ricerca sulle piante" descrisse un frutto che aveva trovato nella Media: il cedro. Successivamente questo agrume venne descritto anche da Virgilio, nel I secolo d.C., nelle Georgiche, ma è solo con l'invasione mussulmana del IX secolo che fu introdotto in Sicilia. Nel I secolo d.C., in occasione della scoperta da parte dei romani della comunicazione marittima diretta con l'India attraverso il Mar Rosso, il limone e l'arancio amaro furono importati nel Mediterraneo, mentre tra il X ed il XII secolo d.C. gli arabi favorirono una diffusione massiccia di questi frutti, specie in quella che oggi ne è divenuta la terra d'elezione: la Sicilia. In questa terra però la coltivazione vera e propria degli agrumi incominciò soltanto dopo il 1800 e specialmente nella provincia di Catania. La loro diffusione nelle Americhe fu merito di Cristoforo Colombo, mentre la scoperta dell'arancia dolce avvenne ad opera di Vasco de Gama, che durante la sua circumnavigazione lo trovò nelle isole dell'Asia meridionale e nel sud della Cina, facendolo conoscere agli europei nel XVI secolo. Molto più recente risulta essere, invece, il mandarino, comparso in Italia soltanto all'inizio del 1800.
Inizialmente gli agrumi furono utilizzati come piante ornamentali nei giardini dei nobili, mentre dai frutti si ricavavano oli essenziali ed estratti medicinali. La loro bellezza fu celebrata fin dai tempi dell'antica Grecia, dove venivano raffigurati in numerose produzioni artistiche e la loro fu una presenza costante in tutta la storia dell'arte, fino all'età contemporanea. Lo sviluppo dei mezzi di comunicazione e trasporto ne aumentò la disponibilità durante la seconda metà del 1800, riducendone contemporaneamente i costi e rendendoli così non più un privilegio di pochi. All'aumento dei consumi fece seguito un aumento delle superfici coltivate in tutti i continenti e gli agrumi divennero di fatto tra i frutti più consumati.

Le proprietà nutrizionali
Da un punto di vista nutrizionale, gli agrumi costituiscono una miniera di principi nutritivi: contengono infatti carboidrati, acidi organici, vitamine e minerali, cui si accompagna anche una vasta gamma di microelementi che, pur essendo presenti in basse concentrazioni, svolgono un'azione fondamentale per il nostro benessere. In un bicchiere di succo d'arancia, ad esempio, sono contenuti carboidrati in una quantità tale da garantire la copertura del fabbisogno energetico della prima parte della giornata. Inoltre, sono presenti gli acidi organici (citrico, malico ed isocitrico), che sono degli importanti intermedi del metabolismo cellulare e svolgono (particolarmente l'acido citrico) una funzione di tampone nei confronti del pH dello stomaco, regolandolo: va quindi sfatato il mito secondo cui il succo d'arancia causa un aumento dell'acidità gastrica.
Dal punto di vista dei sali minerali, gli agrumi rappresentano un'autentica miniera: sono infatti ricchi di potassio, calcio, magnesio e fosforo e contengono tracce di ferro, rame, zinco, manganese, sodio, cobalto, zolfo, bromo e iodio, elementi che sono indispensabili al metabolismo cellulare. Presentando inoltre un contenuto di sodio estremamente ridotto, gli agrumi sono di notevole interesse per coloro che soffrono di ipertensione o che per svariati motivi necessitino di una dieta iposodica.

La vitamina C e gli altri nutrienti
Com'è noto, gli agrumi costituiscono una tra le fonti più ricche di vitamina C, sia consumati freschi che sotto forma di succhi. Questa importante vitamina è indicata nella cura delle deficienze immunitarie e studi recenti le attribuirebbero un ruolo importante nella prevenzione del cancro. Infatti, come è noto, gli stress ossidativi fanno produrre all'organismo i radicali liberi, sostanze tossiche responsabili della degenerazione cellulare: la vitamina C svolge un ruolo antiossidante, contrastandone la formazione. Mediamente, un bicchiere di succo d'arancia o di mandarino, contiene 40 mg di vitamina C, ma il Tarocco ha livelli anche più alti, arrivando a 70 mg/100 ml. Poiché la RDA è di 60 mg (razione giornaliera raccomandata), risulta evidente come un bicchiere di succo o due frutti soddisfino abbondantemente il nostro fabbisogno quotidiano.
La vitamina C non è la sola vitamina contenuta negli agrumi: sono infatti presenti dei livelli apprezzabili anche di vitamine A, PP, B1 ,B2 ,B12, Folacina, Acido pantotenico e nicotinico. Un'altra sostanza di interesse salutistico è l'esperidina, un flavonoide con proprietà antiallergiche, antinfiammatorie ed antivirali, che ha anche un'azione di irrobustimento dei capillari e riduce l'ispessimento dei vasi sanguigni e quindi anche il rischio di trombosi.
Nelle arance rosse (Tarocco, Moro e Sanguinello) si trovano inoltre un'altra serie di flavonoidi, le antocianine. Esse sono responsabili della pigmentazione rossa delle arance e svolgono un'importante funzione di protezione dei capillari, ma una loro peculiarità ancora più importante è l'azione antiossidante che svolgono a livello cellulare, contrastando la formazione dei radicali liberi. In un bicchiere di succo d'arancia è racchiuso il segreto di una buona salute, poiché aiuta a prevenire tutti quei danni da stress, quali ulcera, invecchiamento, intossicazioni e reazioni radicaliche, imputate di favorire l'insorgenza del cancro.
Gli agrumi presentano anche un discreto tenore di fibre, proteine, enzimi ed oli essenziali che favoriscono il nostro stato di benessere e sono utilizzati anche in campo terapeutico.

Com’è fatto un agrume?
Da un punto di vista tecnico, gli agrumi appartengono al genere Citrus, sottofamiglia Aurantiaceae, famiglia Rutaceae. Botanicamente il frutto è un esperidio, cioè una bacca con polpa succosa suddivisa in spicchi contenenti i semi. Strutturalmente l'agrume è costituito da due parti fondamentali: il pericarpo (la buccia) e l'endocarpo (la polpa).
Il pericarpo è suddiviso in due parti:
- il flavedo, che è la parte di buccia più esterna e colorata, contenente principalmente gli oli essenziali, i pigmenti ed i principi amari;
- l'albedo, ossia la parte bianca, costituito da cellulosa, pectine, principi amari ed enzimi.
L'endocarpo è costituito da una polpa suddivisa in spicchi. Ogni spicchio è avvolto da una membrana che racchiude numerose vescicole a forma di clava, contenenti il succo. Le migliori varietà di arancia hanno una polpa di consistenza tale che le vescicole sembrano dissolversi in bocca, lasciando pochi residui membranosi, mentre la buccia deve risultare facilmente separabile dalla polpa. A seconda del tipo di agrume, si possono osservare differenti rapporti tra la percentuale di buccia, succo e polpa:

                  Arancia           limone            mandarino      pompelmo
buccia %    21.5 - 38.1      32.0-46.6        25.6-33.0        33.6-36.4
polpa %     61.9-78.6        53.4-67.9        67.6-73.6        63.6-67.3
succo %     23.8-51.0        21.6-27.0        32.5-38.6        30.0-33.6

Le Arance
Meglio noto come Citrus Sinensis, l'arancio è un agrume originario dei paesi del sud-est asiatico, quali Cina e Indocina. La sua coltivazione si svolge in una fascia di paesi che comprende il bacino del Mediterraneo, il continente americano, l'Australia ed il Sudafrica. A livello mondiale, i maggiori produttori si collocano nelle Americhe, in Brasile e negli USA, che, con i loro 55 milioni di tonnellate annue, coprono circa i due terzi della produzione, seguiti da Messico, Francia ed Italia. Nel nostro Paese la produzione si assesta intorno ai 2 milioni di tonnellate, provenienti principalmente dalla Sicilia, che rappresenta circa il 52% del raccolto nazionale, seguita dalla Calabria (19%), Basilicata, Sardegna e Campania (3% ciascuna). Le varietà maggiormente coltivate sono, per quanto riguarda i frutti a polpa bionda, Washington Navel, Valencia ed Ovale, mentre per le varietà pigmentate ritroviamo la Moro, Tarocco e Sanguinello. Si raccolgono durante tutto l'anno, ad eccezione dei mesi estivi.
Le caratteristiche che hanno fatto delle arance uno tra i frutti più apprezzati sulle tavole di tutto il mondo sono le loro peculiarità organolettiche, nutritive e sensoriali, di cui abbiamo parlato poc'anzi.

Composizione per 100 g di Arance
Acqua        87,2 g
Calcio         49 mg
Energia     34 Kcal
Ferro         0,2 mg
Fibra            1,6 g
Fosforo       22 mg
Glucidi          7,8 g
Lipidi            0,2 g
Niacina      0,2 mg
Potassio   200 mg
Proteine       0,7 g
Sodio            3 mg
Vitamina C  50 mg

 
I Limoni
Originario dell'India, il Citrus limon è una pianta a fioritura continua, cioè è possibile trovare contemporaneamente i fiori, i frutti acerbi e quelli maturi. Proprio per questa sua peculiarità, i suoi frutti si possono trovare durante tutto l'anno, anche se in inverno si osserva un rallentamento della produzione. Questa pianta è ricchissima di proprietà, a partire dalle foglie, in cui è contenuta un'essenza aromatica composta da d-limonene, l-linalolo ed altri idrocarburi terpenici. Da un punto di vista terapeutico, le foglie risulterebbero particolarmente indicate per chi soffre di nervosismo, insonnia e mal di testa, per via delle loro proprietà calmanti ed antispasmodiche. Nel succo di limone invece troviamo numerose vitamine, tra cui la C (50 mg ogni 100 g), la B1 e la B2, sali minerali (specialmente il potassio), oligoelementi, zuccheri, acidi organici (citrico, malico, acetico e formico) e flavonoidi (esperidina). Tra le sue innumerevoli proprietà benefiche, ricordiamo il potere alcalinizzante e depurativo, particolarmente utile a chi segue una dieta ricca in proteine, che comporta la produzione di acidi in eccesso (particolarmente di acido urico); l'azione tonificante svolta su tutto l'organismo, merito del suo contenuto vitaminico, di sali minerali ed acidi organici; le proprietà benefiche nei confronti dei calcoli renali, di cui rallenta la formazione e facilita lo scioglimento, grazie al contenuto di citrati (in particolare il citrato di potassio) e le ben note proprietà astringenti. Di recente l'Unione Europea ha riconosciuto la qualifica I.G.P. ai celeberrimi limoni di Sorrento (prodotti anche a Capri e ad Anacapri) ed a tutti i loro derivati (marmellate, limoncello ecc.), purché riportino in etichetta la quantità di frutta utilizzata. Con oltre otto milioni di quintali (di cui circa 3,5 destinati all'esportazione), l'Italia è il primo Paese produttore di limoni del mondo. Tra le varietà più diffuse in Italia, ricordiamo Femminello - nei tipi Comune, Santa Teresa, Sfusato di Favazzina, Siracusano - Monachello, Lunario, Interdonato, Limone di Sorrento e Limone di Procida.

Contenuto per 100 g di Limoni
Acqua                   89.5 g
Calcio                   14 mg
Energia               11 kcal
Ferro                   0.1 mg
Fibra alimentare        0 g
Fosforo                 11 mg
Glucidi disponibili    2.3 g
Lipidi                          0 g
Niacina                 0.3 mg
Parte edibile            64%
Potassio              140 mg
Proteine                  0.6 g
Sodio                       2 mg
Vitamina C             50 mg

Pompelmi e Mandarini
Originario della Cina e del Laos, il mandarino arrivò in Europa solo nel 1828. Frutto autunnale dolce e coloratissimo, questo agrume è un autentico serbatoio di fibre e vitamina C, ma presenta anche dei buoni valori di calcio e potassio. Con 72 Kcal per etto, il mandarino è un frutto che si presta bene anche alla produzione di liquori, marmellate e canditi. La sua coltivazione si effettua principalmente nel bacino del Mediterraneo, negli USA e nell'Africa meridionale. La varietà principale è l'Avana o Palermitana, ma ne esistono anche degli ibridi molto famosi, tra cui i mandaranci e le clementine.
Il pompelmo (Citrus decumana) invece è un agrume originario della Malesia e della Polinesia ed il suo nome deriva dall'unione dell'olandese "pompoen" (grosso) e del giavanese "limoes" (limone). Presente durante tutto l'anno, le sue zone d'elezione sono i Paesi a clima caldo, quali Israele ed Algeria. In Italia si coltiva principalmente in Liguria, Campania e Sicilia. Agrume dalla polpa succosissima e dal sapore molto intenso, il pompelmo è un autentico pieno di vitamine: contiene infatti la A, la B e la C, oltre ad essere ricco di fibre, flavonoidi e pectine. Ne esistono di tre varietà la bianca, adatta per i succhi, la rosa e la rossa, di sapore più dolce. Il suo diffuso impiego nelle diete (solo 35 Kcal l'etto) è dovuto alla sua proprietà di ridurre l'assorbimento intestinale ed al suo contenuto in fenilalanina, un amminoacido che pare abbia un effetto calmante sull'appetito.

Il significato augurale dei fiori d'arancio trova le sue origini nella mitologia greca. Stando al mito infatti, le tre figlie di Atlante e della Notte, le Esperidi (Egle, Esperunda ed Aretusa) avevano nel loro giardino un albero che produceva frutti meravigliosi: le arance. Quell'albero era il dono della dea Terra per le nozze di Zeus ed Era: da qui il significato augurale dei fiori d'arancio ed il termine con cui si indica il frutto, esperidio, appunto.

 

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