Succhi di frutta
La frutta... da bere
LA FRUTTA, UNA BEVANDA DI TENDENZA
Non più solo succhi di frutta e nettari, ma anche leggere bibite alla frutta, mix originali e functional drink: la frutta nel bicchiere si veste di ricette e formule nuove, assecondando un trend in piena espansione che abbraccia fasce di consumatori di tutte le età
In base alle severe normative italiane (attuate secondo disposizione delle direttive CEE) si definiscono e suddividono i prodotti ricavati dalla frutta in:
- Succo di frutta: il prodotto di facile fermentazione, ottenuto attraverso un procedimento meccanico, con aroma, gusto e colore simile al frutto da cui si è ricavato. Il contenuto in frutta è uguale al 100%, la peculiarità è data dall’assenza di zuccheri aggiunti.
- Succo di frutta concentrato: è un prodotto ottenuto tramite l’eliminazione parziale dell’acqua di costituzione. Per i prodotti destinati al consumo diretto la concentrazione di frutta è del 50% circa.
- Succo di frutta disidratato: è ottenuto dalla totale disidratazione dell’acqua contenuta nella frutta.
- Nettare di frutta: è il prodotto fermentescibile, derivante dall’aggiunta d'acqua e zuccheri al succo di frutta, alla purea di frutta concentrata o al succo di frutta concentrato. Il contenuto in frutta è uguale al 50% e questa percentuale dev’essere dichiarata. I nettari si differenziano in “nettari semplici” e in “nettari polposi o succhi e polpa”. I nettari semplici sono dissetanti e hanno una struttura limpida, chiara e fluida, mentre i polposi sono simili ad un frullato, dunque una bevanda con caratteristiche di densità e corposità notevoli.
Nel corso degli ultimi anni inoltre, il mercato produttivo dei succhi di frutta si è dimostrato particolarmente attento alle nuove tendenze, che vede i consumatori sempre più interessati agli “alimenti benessere”, tanto che l'offerta si è arricchita di tutta una serie nuova di bevande a base di frutta che hanno incontrato uno straordinario successo. Si tratta dei cosiddetti nettari funzionali, arricchiti con vitamine, fibre vegetali, cereali e sali minerali, che non possono essere definiti “succhi” proprio per la presenza di tali elementi non previsti dalla legge e che quindi vanno sotto il nome più generico di “bevande a base frutta”.
Le nuove bevande alla frutta hanno conquistato il pubblico adulto e stanno diventando decisamente “di tendenza” grazie a ricette innovative e più leggere, con minore contenuto di frutta e senza zucchero, ma ricche di gusto, naturalità e benefit salutistici: un esempio per tutti sono gli ormai celebri “Ace”, bevande a base di frutta arricchite di vitamine A, C, E. Vitamine, fibre, calcio, e con l’ultima novità anche latte e yogurt (nei cosiddetti smoothy), si coniugano in prodotti dai gusti originali, come gli abbinamenti nostrani di mela/menta o i tropicali mango/maracuja, oppure l’ormai famoso arancia/carota/limone. Ma novità sono anche i gusti unici, come quello ai frutti di bosco, alla mela verde o i succhi di arance rosse o bionde di Sicilia al 100%. Un mix di servizio racchiuso in un packaging rinnovato anch’esso, con contenitori in pet, in vetro o in cartone, ergonomici, dagli angoli smussati, con tappo a vite. E altre innovazioni sono ancora in corso di realizzazione.
Quindi, non più succhi di frutta di esclusivo consumo da parte di consumatori al di sotto dei 10 anni d’età, ma bensì bevande per tutte le età.
I succhi bio
Posizionati sullo stesso scaffale dei succhi di frutta “convenzionali”, quelli provenienti da materia prima di coltivazione biologica, non più relegati nella sezione dietetici, tisane e integratori alimentari, hanno fatto passi da gigante. Sull’onda del successo del comparto, le bevande a base di frutta biologica sono state introdotte nell’ambito delle referenze delle più grandi marche del settore e naturalmente in quelle dei marchi d’insegna che operano attraverso le private label. Nella ricerca di sicurezza e naturalità che contraddistingue la scelta dei prodotti biologici, frutta e verdura sono ovviamente ai primi posti e i succhi seguono a ruota.
A chi piace di più
Tra i Paese "amanti" dei succhi di frutta e nettari, si evidenziano la Germania con un consumo procapite annuo è di 40 litri, l'Austria con 36, il Nord America e gli USA con 30, l'Olanda e la Norvegia con 27, la Finlandia e la Svezia con 24, il Belgio e la Danimarca con 21, la Francia, Spagna e Regno Unito con 18, ed infine l'Italia di 10 litri procapite annui.
La Germania occupa direttamente la posizione più alta per l'utilizzo delle bevande analcoliche, dominando il mercato con il 40% circa dei consumi totali europei.
I paesi del mediterraneo hanno un consumo inferiore rispetto agli altri, la ragione è forse legata ad una maggiore disponibilità di frutta locale, durante l’anno, il cui costo è contenuto rispetto a quello nelle altre nazioni.
Come precedentemente accennato, oltre a valutare il quantitativo dei consumi, è anche interessante osservare la tipologia del consumatore e in quale momento della giornata avviene il consumo queste bibite.
I nettari, si caratterizzano nell’avere un gusto particolarmente dolce, amato dai bambini e dai ragazzi, (i quali rappresentano il 14% della popolazione), ecco perché il loro consumo è concentrato soprattutto durante la merenda, nell’ora dello spuntino a metà mattina e qualche volta a colazione.
I succhi, sono acquistati e consumati preferibilmente da consumatori adulti, attenti alla salute e alle scelte alimentari e dietetiche quotidiane. Queste bevande, infatti, non contengono zuccheri aggiunti, ma la loro composizione è particolarmente ricca di sali minerali, vitamine, oltre che di fibra. Tutti elementi ricercati da donne e uomini che intendono e desiderano arricchire la colazione o il “dopo-palestra” con una bevanda equilibrata e dissetante.
Nella scelta di un succo, piuttosto che di un nettare, oltre al suo aspetto, alla sua densità alla sua composizione, non va assolutamente dimenticato il "fattore" gusto.
In Europa il gusto maggiormente preferito e scelto durante l’acquisto del succo è sicuramente l’arancia (50% delle scelte totali), al secondo posto troviamo subito il succo di mela seguito da quello di ananas.
In linea generale è possibile dire che, in base a questi dati, il consumo dei succhi e dei nettari, è ben diffuso a livello mondiale, il suo sviluppo è in crescita, grazie anche all’innovazione periodica dei prodotti, alle nuove confezioni, all’affinamento delle tecniche produttive e di conservazione, attraverso l’utilizzo di trattamenti termici paragonabili a quelli del latte UHT.
In questi ultimi anni, si sono applicate delle procedure termiche blande, alle quali hanno fatto seguito la conservazione e distribuzione a temperatura refrigerata, originando così i “CHILLED”.
Questi succhi, hanno un gusto fresco molto simile a quello delle spremute casalinghe, soprattutto quando derivano da succhi interi o congelati (no concentrati).
Sul mercato Europeo, questi nuovi prodotti hanno avuto sviluppi diversi, in generale è possibile evidenziare una tendenza al loro consumo pari al 9-10% del totale succhi 100%.
Tra i Paesi dove il consumo dei chilled si è sviluppato in modo interessante, vi sono la Grecia (40% sul totale dei succhi di frutta), la Svezia e Il Regno Unito (con il 20%), l’Italia e la Francia (con il 10%) e la Germania (con il 2%).
Il mercato dei succhi di frutta, nettari, chilled, è in crescita a livello mondiale, oltre che europeo, grazie anche alla sempre maggiore attenzione rivolta alle esigenze nutrizionali, salutistiche dei consumatori cosi eterogenei e numerosi.